Il nuovo logo del Rotaract Club Nola – Pomigliano d’Arco, presentato durante la III Assemblea Ordinaria di Club A.R. 2021/2022, è nato dall’unione degli stemmi dei comuni di Nola e di Pomigliano d’Arco, con il fine di esprimere ancor di più l’unione tra noi soci.
La prima figura a comparire sullo scudo cittadino, sul petto dell’aquila bicipite, è la campana; essa viene normalmente collegata a San Paolino (vescovo di Nola morto nel 431 d.C.), che la leggenda vuole inventore delle campane: anche se ciò è con tutta probabilità storicamente infondato, gli si riconosce comunque un ruolo nell’introduzione questo oggetto nella liturgia cattolica.
I cinque insetti che circondano la campana vengono solitamente identificati come cicale, che – sempre secondo la leggenda – comparirebbero in relazione al fatto che San Paolino, disturbato dal loro frinire, le scacciò dal territorio nolano grazie al suono delle sue campane. In realtà l’ipotesi più attendibile è che esse richiamino Castel Cicala (il cui nome viene dal greco ghe kalè, “terra bella”), una collina fortificata posta nelle vicinanze della Città, alla quale fu annessa nel Cinquecento.
[Liberamente adattato da: Nola – Araldicacivica]
La mela, ovvero il pomo, inserita nello stemma del Comune di Pomigliano d’Arco, è un rifacimento ai pomi presenti in Piazza Mercato. Questi furono recati in dono dal popolo al passaggio di Carlo III di Borbone, che nel 1735 sostò a Pomigliano d’Arco durante il suo viaggio verso Nola.
Si narra che in memoria di questo avvenimento fu eretta una colonna in marmo bianco su cui fu collocato un cesto di pomi. Durante la Seconda Guerra Mondiale, sul posto ove sorgeva la colonna, fu realizzato un rifugio per consentire alla popolazione di sottrarsi ai bombardamenti, quindi la colonna andò persa, mentre il cesto fu conservato e custodito. Nel 1978 fu ridonato alla piazza il suo bel monumento, anche se non originale, ed attualmente si eleva presso Piazza Mercato, da sempre identificabile con il centro del paese e che, secondo fonti storiche, fu il primo vero nucleo abitativo della città.